20 luglio 2015

Vai, Argo…Vai…

ARGO

 

Argo ha aspettato il suo Ulisse tutta la vita

Prima che fosse tardi, in una calda giornata di Giugno Ulisse è arrivato.

Ha le sembianze di una donna esile e delicata ma forte come una roccia, abituata agli urti delle onde

Grazie, Luisa.

Grazie per aver posato lo sguardo sull’ultimo tra gli ultimi

Da lassù il tuo amato Righel sarà orgoglioso di te

Grazie Argo

Per la pazienza che non è mai scivolata in rassegnazione

Per la tenacia che mai si è fatta rabbia

Per essere rimasto saldamente aggrappato ad una vita che vita vera non è mai stata

Per aver avuto la forza di rialzarti infinite volte mentre l’animo pesante e il corpo stanco ti trascinavano giù.

Non so come chiamare tutto questo: istinto di sopravvivenza, impulso naturale alla conservazione o forse….speranza.

Il passato di chi approda in canile è quasi sempre a noi sconosciuto. Di te sappiamo tutto. E preferiremmo non sapere.

Ma ora guardiamo avanti

Nessun cancello, nessuna rete davanti a te. L’orizzonte è aperto e un nuovo sole riscalderà le  tue ossa stanche.

Vai Argo, vivi ogni momento. Là fuori c’è quel mondo che non ha mai conosciuto.

Tuffati a piene zampe nella vita, con lo stupore di un cucciolo e la saggezza di un vecchio marinaio che è uscito illeso da mille tempeste….

Vai Argo, vai…

Ti vogliamo bene

Condividi

Nessun commento: