Argo ha aspettato il suo Ulisse tutta la vita
Prima che fosse tardi, in una calda giornata di Giugno Ulisse è arrivato.
Ha le sembianze di una donna esile e delicata ma forte come una roccia, abituata agli urti delle onde
Grazie, Luisa.
Grazie per aver posato lo sguardo sull’ultimo tra gli ultimi
Da lassù il tuo amato Righel sarà orgoglioso di te
Grazie Argo
Per la pazienza che non è mai scivolata in rassegnazione
Per la tenacia che mai si è fatta rabbia
Per essere rimasto saldamente aggrappato ad una vita che vita vera non è mai stata
Per aver avuto la forza di rialzarti infinite volte mentre l’animo pesante e il corpo stanco ti trascinavano giù.
Non so come chiamare tutto questo: istinto di sopravvivenza, impulso naturale alla conservazione o forse….speranza.
Il passato di chi approda in canile è quasi sempre a noi sconosciuto. Di te sappiamo tutto. E preferiremmo non sapere.
Ma ora guardiamo avanti
Nessun cancello, nessuna rete davanti a te. L’orizzonte è aperto e un nuovo sole riscalderà le tue ossa stanche.
Vai Argo, vivi ogni momento. Là fuori c’è quel mondo che non ha mai conosciuto.
Tuffati a piene zampe nella vita, con lo stupore di un cucciolo e la saggezza di un vecchio marinaio che è uscito illeso da mille tempeste….
Vai Argo, vai…
Ti vogliamo bene
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